Seguo da tempo le riflessioni di un giovane storico israeliano Yuval Harari che ha scritto diversi libri dove affronta le tematiche della storia umana nel suo sviluppo a partire dall’homo sapiens seguendo sempre la traccia che lega questo sviluppo alle conquiste scientifiche e tecnologiche.
Queste conquiste hanno permesso progressivamente agli umani di affrancarsi dalla stretta dipendenza dalla sua biologia per la sua sopravvivenza e di avere invece la capacità, pur sempre limitata, di essere agente della propria evoluzione attraverso le scoperte legate alla manipolazione del codice DNA e all’uso delle macchine dotate di intelligenza artificiale.
Ho deciso di pubblicare alcuni articoli che ha scritto sul Guardian e da me tradotti artigianalmente. Non sono quindi mie riflessioni ma sono un ulteriore sforzo di elaborazione che offro a chi segue la discussione.
Gli articoli sono :
Il mito della libertà a prova di futuro